domenica 13 luglio 2014

Flannery O'Connor: il diavolo e la grazia

“Flannery O’Connor era un genio”. È scritto sulla quarta di copertina a firma “The New York Times Book Review” del libro “Nel territorio del diavolo. Sul mistero di scrivere” edito da Minimum Fax. Non potrei definirla in altra maniera. Con le idee ben chiare in testa va dritto al punto: come si impara a scrivere. Il libro raccoglie una serie di interviste, trascrizioni di conferenze e parti di lettere della O’Connor, ma questo non impedisce di trovare un filo conduttore netto e illuminante. Tanto per cominciare si parte da un’osservazione così semplice che sfiora l’ovvietà: è impossibile impressionare il lettore con delle astrazioni e perciò è indispensabile utilizzare i sensi per riprodurre con concretezza la realtà. Contorto? Sì, è colpa mia, la O’Connor lo spiega trilioni di volte meglio. 
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domenica 6 luglio 2014

Scrivere e vivere: ci si campa con la scrittura?


Un po' di tempo fa ho frequentato un micro corso di scrittura creativa durante il quale sono emerse due teorie in apparente contraddizione. C'era chi diceva che oggigiorno è quasi impossibile vivere di sola scrittura e chi invece sosteneva che è possibilissimo anche senza essere degli autori di best sellers. In realtà c'è un equivoco di base. Chi sosteneva la teoria del “è possibile” comprendeva nel lavoro dello scrittore anche una serie di mestieri collaterali diversi dal puro “scrivere”, come ad esempio tenere corsi di scrittura creativa, fare l'editor o il consulente per case editrici e via discorrendo. Questo ha a che fare con il mondo della scrittura ma è qualcosa di diverso dal “solo” scrivere un romanzo e aspettare.

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